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ISIN Number
IT0005365868
Categoria Assogestioni
Bilanciati
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 24/04/2025
€ 5,856
Politica d'investimento
È un Fondo bilanciato, il cui scopo è l’investimento collettivo in Organismi di investimento Collettivo del Risparmio (OICR) diversificati delle somme versate dai Partecipanti, con l’obiettivo di crescita del capitale nel medio-lungo periodo (4–6 anni). Il Fondo mira a conseguire una moderata crescita del capitale investito, perseguendo una politica di investimento orientata principalmente verso strumenti finanziari che rientrano tra gli investimenti qualificati destinati alla costituzione di Piani di Risparmio a lungo termine (PIR) di cui alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, come applicabile ai PIR costituiti sino al 31 dicembre 2018. La composizione del portafoglio è indirizzata per almeno il 70% dell’attivo verso OICR, che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 1, commi 100-114 della Legge 11 Dicembre 2016 n. 232 (gli “Investimenti Qualificati”), nel rispetto dei seguenti vincoli: (i) almeno il 70% dell’attivo è investito in strumenti finanziari, emessi o stipulati con imprese che svolgono attività diverse da quella immobiliare, residenti nel territorio dello Stato italiano o in Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo con stabili organizzazioni nel territorio dello Stato italiano; (ii) tali strumenti finanziari sono rappresentati, per almeno il 21% dell’attivo, da strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati; (iii) possono investire fino al 10% dell’attivo in strumenti finanziari di uno stesso emittente o stipulati con la stessa controparte o con altra società appartenente al medesimo gruppo dell’emittente o della controparte. Il Fondo non investe in strumenti finanziari emessi o stipulati con soggetti residenti in Stati o territori diversi da quelli che consentono un adeguato scambio di informazioni. La composizione del portafoglio è indirizzata verso OICR azionari, in percentuale non superiore al 70%, in OICR bilanciati, flessibili, obbligazionari e monetari che investono anche in emittenti sovranazionali, governativi, o societari, anche molto rischiosi. Le aree geografiche d’investimento potranno essere principalmente i Paesi OCSE e, in modo contenuto, i Paesi non OCSE. Il Fondo può investire fino al 10% dell’attivo in depositi e conti correnti. La selezione degli OICR si avvale sia di criteri quantitativi che qualitativi per determinare una selezione di strumenti atta ad ottimizzare il profilo rischio rendimento del fondo.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 24/04/2025
1 mese
-2,01 %
3 mesi
0,69 %
da inizio anno
2,57 %
1 anno
6,41 %
Asset Allocation
OICR Azionario
48,29%
OICR Obbligazionario
35,57%
OICR Multiasset
14,98%
Liquidità
1,15%
Allocazione settoriale azionaria
Finanza
42,03%
Beni Voluttuari
12,80%
Prodotti Industriali
12,70%
Tecnologia dell'informazione
5,63%
Servizi di comunicazione
3,79%
Sanità
2,99%
Materiali
2,78%
Energia
2,58%
Beni di prima necessità
1,71%
Immobiliare
0,52%
Primi 10 fondi
Investiper Italia PIR25 N
14,98%
New Millennium - Augustum Italian Diversified Bond I
11,03%
Schroder International Selection Fund Italian Equity C Accumulation EUR
9,26%
Lyxor FTSE Italia PMI PIR 2020 (DR) UCITS ETF Acc
9,24%
Fidelity Funds - Italy Fund Y-Acc-EUR
8,93%
Leadersel - P.M.I. A Acc
8,51%
UBS (Lux) Fund Solutions - Bloomberg MSCI Euro Area Liquid Corporates Sustainable UCITS ETF
7,70%
Eurizon PIR Italia Azioni
6,84%
Algebris Core Italy Fund
5,51%
Eurizon PIR Italia Obbligazioni
4,98%
Commento
Commento
La strategia PIR chiude il mese di marzo con una performance negativa di 1,50%. I mercati azionari hanno registrato una volatilità elevata con andamenti divergenti tra le principali aree geografiche. Negli Stati Uniti, l’incertezza politica e il deterioramento della fiducia dei consumatori hanno pesato sugli indici, con una maggiore prudenza da parte degli investitori. Il calo della spesa per consumi e il peggioramento del mercato del lavoro hanno accentuato il sentiment negativo. In Europa, le borse hanno mostrato una maggiore resilienza, sostenute dall’approvazione del pacchetto fiscale in Germania, nonostante dati macro ancora deboli. Il settore finanziario e industriale ha beneficiato di un miglioramento della fiducia rispetto ai mesi precedenti. In Cina, l’aumento delle tariffe USA ha penalizzato i titoli legati al commercio internazionale, mentre le misure di stimolo del governo hanno sostenuto il comparto tecnologico. La volatilità è rimasta alta sui mercati globali, con gli investitori attenti ai dati macro e alle tensioni geopolitiche. I rendimenti obbligazionari sono globalmente scesi nel mese, riflettendo un contesto di maggiore avversione al rischio. Negli Stati Uniti, i Treasury hanno visto un calo dei rendimenti, in risposta ai segnali di indebolimento della fiducia dei consumatori e al rallentamento della spesa. In Europa, la discesa dell’inflazione core ha sostenuto la domanda di obbligazioni sovrane, mentre l’annuncio del pacchetto fiscale tedesco ha favorito un restringimento degli spread. I titoli governativi della periferia dell’Eurozona hanno beneficiato della minore pressione sui tassi. In Cina, i rendimenti obbligazionari sono rimasti stabili, con la PBoC che ha mantenuto un atteggiamento accomodante. Il mercato del credito ha mostrato una maggiore selettività, con spread creditizi in moderato allargamento nei segmenti a più alto rischio. Il fondo detiene un’esposizione azionaria intorno al 52%, con la componente Multi-Asset al target del 15%. In marzo è stata ridotta la partecipazione ai titoli governativi. È stata, invece, aumentata la partecipazione all’azionario italiano PIR. Le strategie obbligazionarie, in un contesto di restringimento del mercato, non hanno contribuito né positivamente né negativamente alla performance del fondo. A detrarre sono state le strategie maggiormente esposte al segmento Small e Mid Cap. Le Large cap si sono mostrate più resilienti ma comunque hanno contribuito negativamente alla performance complessiva.