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ISIN Number
IT0005565434
Categoria Assogestioni
Obbligazionario
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 24/04/2025
€ 5,455
Politica d'investimento
È un Fondo Obbligazionario privo di parametro di riferimento (benchmark), il cui scopo è l’investimento collettivo in strumenti finanziari diversificati delle somme versate dai Partecipanti, con l’obiettivo di crescita del capitale in un orizzonte temporale di 5 anni attraverso un investimento in titoli di emittenti italiani. Il Fondo si caratterizza per l’ampia discrezionalità concessa al gestore in termini di politica di investimento e presenta un livello di rischio medio decrescente, nella sua componente legata ai tassi, con l’avvicinarsi della scadenza dell’orizzonte temporale. La composizione del portafoglio è orientata a investimenti in strumenti obbligazionari e monetari, di emittenti sovranazionali, governativi, o societari, anche molto rischiosi, potendo questi ultimi costituire anche la totalità del fondo, con un rischio complessivo compatibile con il livello indicato qui sotto. Il Fondo può investire anche in ETF. Il Fondo può investire in via principale in titoli di Stato italiani e in obbligazioni emesse da società italiane. Le aree geografiche d’investimento potranno essere principalmente i Paesi OCSE, e, in modo contenuto, i Paesi emergenti non OCSE.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 24/04/2025
1 mese
1,70 %
3 mesi
-0,05 %
da inizio anno
-0,51 %
1 anno
3,96 %
dal lancio
5,68 %
Asset Allocation
0-12M
0,00%
1-3Y
0,10%
3-5Y
83,02%
5-7Y
16,88%
7-11Y
0,00%
11Y-30Y
0,00%
Floater
0,00%
Equity Allocation
Governativi
90,26%
Corporate
4,80%
Liquidità
4,94%
Principali titoli
BTPS 4.1 02/01/29
22,81%
BTPS 2.8 12/01/28
21,40%
BTPS 2.8 06/15/29
13,88%
BTPS 6 05/01/31
10,59%
BTPS 3.85 12/15/29
8,24%
BTPS 3 08/01/29
6,74%
BTPS 3 10/01/29
5,46%
BTPS 4 3/4 09/01/28
2,77%
UCGIM 4.45 02/16/29
0,87%
ISPIM 5 1/8 08/29/31
0,82%
Commento
Commento
Nel periodo, sul comparto obbligazionario governativo dei paesi sviluppati si è registrata una marcata sottoperformance dei bond governativi dell’Area Euro, in particolare del Bund tedesco, in virtù del cambio di passo sulla politica fiscale manifestata sia attraverso il piano ReArm Europe, proposto dalla commissione europea e sia del piano di stimoli fiscali per la difesa e le infrastrutture presentato in Germania. In termini relativi, nel periodo si registra una sottoperformance del Bund tedesco rispetto al treasury USA, con il differenziale di rendimento sulla scadenza decennale in calo al di sotto dei 150 punti base mentre, in Area Euro, lo spread tra il BTP e il Bund tedesco si attesta nell’intorno dei 110 punti base. In Area Euro, le sorprese da un punto di vista degli stimoli fiscali sono giunte sia a livello di singolo paese, ovvero in Germania, che a livello comunitario. Guardando alla Germania, Friedrich Merz, leader della CDU, ha sorpreso i mercati tramite l’annuncio di un piano da €500 miliardi (ca. 11% del PIL) finalizzato alle spese infrastrutturali da realizzare sull’orizzonte di 10 anni e prevedendo uno scorporo dal calcolo del deficit delle spese della difesa che superano l’1% del PIL. Inoltre, il piano proposto prevede la possibilità di consentire alla Germania di realizzare un deficit federale annuo compreso nel range dello 0,35% fino all’1,4%. Nel frattempo, a livello comunitario, il mutato contesto geopolitico ha spinto l’Unione Europea a intraprendere un percorso di ridefinizione dell’impianto securitario, portando la Commissione Europea a proporre un piano da €800 miliardi ridenominato ‘ReArm Europe’ che sarà finanziato per ca. €650 miliardi dai budget nazionali mentre i restanti €150 miliardi da finanziare attraverso debito europeo. In questo contesto, in linea con le attese del mercato, la BCE ha tagliato i tassi di interesse, portando il tasso sui depositi al 2,5%. Inoltre, nell’aggiornamento delle proprie proiezioni di crescita e inflazione, la BCE ha tagliato le previsioni di crescita per l’anno in corso e quello futuro, in virtù di aspettative verso minori esportazioni e calo degli investimenti, prevedendo un rientro a target dell’inflazione all’inizio del 2026. In termini di operatività nel periodo si è provveduto a mantenere una duration nell’intorno dei 3 anni e 6 mesi.