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ISIN Number
IT0001179297
Categoria Assogestioni
Bilanciati
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 09/05/2025
€ 9,243
Politica d'investimento
È un fondo bilanciato, il cui obiettivo è l’accrescimento del capitale nel medio–lungo periodo (4–6 anni), mediante l’investimento del patrimonio in strumenti finanziari diversificati, subordinatamente a un obiettivo in termini di controllo del rischio. Il Fondo si caratterizza per l’ampia discrezionalità concessa alla SGR, che determina la politica di investimento in relazione all’andamento e alle prospettive delle economie e dei mercati finanziari dei singoli Paesi o di determinate aree geografiche, potendo costituire l’investimento verso emittenti di uno stesso Paese ovvero di una stessa area geografica o di uno stesso settore merceologico anche la totalità del patrimonio del Fondo. Il Fondo può essere investito in azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari emessi nei Paesi aderenti al Fondo Monetario Internazionale, nonché Taiwan. La composizione del portafoglio è orientata ad investimenti in strumenti azionari, col limite massimo del 70%, e in strumenti obbligazionari e monetari, di emittenti sovranazionali, governativi, o societari, aventi un merito creditizio anche molto rischioso, con un livello di rischio complessivo compatibile con l’indicatore sintetico di rischio del fondo. La valutazione sulla qualità dello standing creditizio, oltre che sulla base del rating, sarà effettuata - almeno con riferimento agli emittenti verso i quali sono detenute posizioni significative e che compongono una percentuale rilevante del portafoglio del Fondo - anche sulla base di ulteriori criteri di carattere qualitativo e/o quantitativo definiti nei processi interni di valutazione del merito creditizio adottati dalla SGR. Il Fondo può investire anche in ETF. Le aree geografiche d’investimento sono principalmente i Paesi OCSE e, in modo contenuto, i Paesi non OCSE.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 09/05/2025
1 mese
4,69 %
3 mesi
-2,84 %
da inizio anno
-0,35 %
1 anno
3,15 %
dal 03/12/2012
4,18 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-10.57%
2021
7,89%
2020
4,12%
2019
13,54%
2018
-9,40%
2017
6,06%
2016
1,84%
2015
6,31%
2014
7,75%
2013
10,5%
2012
6,0%
2011
-7,1%
2010
1,4%
2009
6,8%
2008
-18,8%
2007
1,5%
2006
8,2%
2005
12,5%
2004
9,2%
2003
14,2%
2002
-15,6%
Asset allocation
Azionario
49,53%
Governativo
35,32%
Corp IG
11,84%
Corp HY
2,37%
Liquidità
0,95%
Principali titoli obbligazionari
DBR 2.3 02/15/33
4,19%
FRTR 0 3/4 02/25/28
2,02%
UKT 3 1/4 01/31/33
1,88%
T 4 1/8 11/15/32
1,47%
RAGB 0 3/4 10/20/26
1,42%
BTPS 3.85 07/01/34
1,37%
OBL 2 1/2 10/11/29
1,36%
OBL 2.1 04/12/29
1,31%
Principali titoli azionari
MICROSOFT CORP.
1,93%
NVIDIA CORP.
1,69%
APPLE INC.
1,43%
AMAZON.COM INC.
1,13%
ALPHABET-ORD SHS CL A
1,03%
META PLATFORMS
0,66%
ASML HLDG NV NEW
0,64%
JP MORGAN CHASE & CO
0,60%
BROADCOM INC
0,59%
EXXON MOBIL
0,59%
Commento
Commento
L’esposizione complessiva è rimasta intorno alla neutralità. Sugli asset rischiosi abbiamo avuto giornate piuttosto turbolente, con l’attenzione costantemente rivolta all'evoluzione delle politiche commerciali globali e alle tensioni geopolitiche, che tra l’altro rimangono fattori chiave da monitorare anche nei prossimi mesi. In un contesto molto volatile, l’indice azionario S&P 500 ha chiuso praticamente invariato ma nel periodo è arrivato a perdere oltre l’11% sull’annuncio dei dazi “reciproci” da parte dell’amministrazione Trump, per poi recuperare le perdite a causa del graduale ammorbidimento della posizione USA sul commercio. Le tariffe in essere restano comunque rilevanti, mentre molte altre sono solo congelate per tre mesi. Le società americane hanno riportato dei buoni numeri per il primo trimestre, ma hanno anche evidenziato una crescente incertezza legata ai dazi e al rischio di rallentamento della crescita economica per il resto dell'anno. Il settore bancario europeo ha beneficiato della volatilità dei mercati, anche in virtù di risultati trimestrali soddisfacenti, al contrario, settori sensibili alle esportazioni, come quello automobilistico e del lusso, hanno sofferto per le preoccupazioni legate ai dazi statunitensi e per la forza dell'euro. Nel periodo abbiamo approfittato delle giornate di debolezza per incrementare l’esposizione ai mercati europei, al settore finanziario inglese e ai titoli legati alla spesa tedesca. Il livello d’investito è rimasto in area di neutralità. Sul comparto obbligazionario governativo dei paesi sviluppati si è registrata una performance positiva caratterizzata da una significativa sottoperformance del treasury USA nonché un significativo irripidimento delle curve dei rendimenti derivante dall’aumento del numero dei tagli dei tassi di interesse attesi dal mercato entro la fine dell’anno. In termini relativi, nel periodo il differenziale di rendimento tra Treasury USA e Bund tedesco è tornato sopra quota 150 punti base, mentre in Area Euro il differenziale di rendimento BTP-Bund è rientrato in area 110 punti base. Sul comparto societario, complice l’aumento del rischio percepito dagli investitori su una recessione, si è registrato un aumento degli spread con una sottoperformance del comparto HY (+25bps) rispetti agli emittenti IG (+14 bps). Complessivamente, la duration del portafoglio obbligazionario è rimasta nell’intorno dei 2 anni e 5 mesi, mentre l’esposizione valutaria è rimasta coperta.