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ISIN Number
IT0001249116
Categoria Assogestioni
Azionari Flessibili
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 24/07/2024
€ 15,929
Politica d'investimento
È un fondo flessibile che mira alla crescita del capitale nel lungo periodo (6–10 anni), mediante l’investimento del patrimonio in strumenti finanziari diversificati, subordinatamente a un obiettivo in termini di controllo del rischio. Il Fondo si caratterizza per l’ampia discrezionalità concessa alla SGR, che determina la politica di investimento in relazione all’andamento ed alle prospettive delle economie e dei mercati finanziari dei singoli Paesi o di determinate aree geografiche. L’investimento in emittenti di uno stesso Paese ovvero di una stessa area geografica o di uno stesso settore merceologico può costituire anche la totalità del patrimonio del Fondo. Il Fondo è investito, nell’interesse dei Partecipanti, in azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari, emessi nei Paesi aderenti al Fondo Monetario Internazionale, nonché Taiwan. La composizione del portafoglio è orientata ad investimenti in strumenti azionari e in strumenti obbligazionari e monetari, di emittenti sovranazionali, governativi, o societari, aventi un merito creditizio anche molto rischioso, con un livello di rischio complessivo compatibile con l’indicatore sintetico di rischio del fondo. La valutazione sulla qualità dello standing creditizio, oltre che sulla base del rating, sarà effettuata - almeno con riferimento agli emittenti verso i quali sono detenute posizioni significative e che compongono una percentuale rilevante del portafoglio del Fondo - anche sulla base di ulteriori criteri di carattere qualitativo e/o quantitativo definiti nei processi interni di valutazione del merito creditizio adottati dalla SGR. Il Fondo può investire anche in ETF. Le aree geografiche d’investimento sono principalmente i Paesi dell’Area Euro e, in modo contenuto, gli altri Paesi OCSE e i Paesi non OCSE.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 24/07/2024
1 mese
-0,74 %
3 mesi
-0,31 %
da inizio anno
7,51 %
1 anno
9,43 %
dal 03/12/2012
5,20 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-11.16%
2021
17,66%
2020
-2,54%
2019
18,45%
2018
-11,61%
2017
7,25%
2016
2,07%
2015
6,09%
2014
6,15%
2013
10,9%
2012
6,6%
2011
-15,7%
2010
-0,5%
2009
13,8%
2008
-38,3%
2007
5,6%
2006
13,6%
2005
17,4%
2004
6,2%
2003
12,1%
2002
-30,2%
Allocazione settoriale
Finanziari
19,10%
Industriali
15,70%
Consumi Discrezionali
14,33%
Tecnologia
11,83%
Sanità
6,55%
Consumi Non Discrezionali
5,90%
Utilities
5,58%
Energia
4,97%
Comunicazione
4,88%
Allocazione geografica
Francia
33,88%
Germania
23,36%
Olanda
12,36%
Spagna
9,95%
Italia
8,40%
Finlandia
2,32%
Belgio
1,53%
Stati Uniti
0,91%
Irlanda
0,81%
Principali titoli azionari
ASML HLDG NV NEW
5,35%
L.V.M.H. MOET HENNESSY-LOUIS VUITTON SE
3,95%
SAP SE
2,99%
TOTAL SA
2,94%
SCHNEIDER ELECTRIC
2,53%
SIEMENS - NOMINATIVE
2,34%
L'OREAL
2,19%
ALLIANZ HOLDING
2,18%
SANOFI
1,99%
AIR LIQUIDE
1,96%
Commento
Commento
Aprile è stato un mese volatile per il mercato azionario, e si è concluso con una performance di mercato leggermente negativa a ~-2%/-3% per la maggior parte degli indici. L'attenzione è rimasta in gran parte sulla traiettoria dei tassi d'interesse, con la Presidente Lagarde che ha aperto la strada per un prossimo taglio probabilmente a giugno. Le prospettive geopolitiche sono rimaste incerte. Gli indici europei hanno registrato una performance migliore rispetto ai principali mercati americani, iniziando così a recuperare parte del divario valutativo, presumibilmente giustificato dalle aspettative che il taglio dei tassi della BCE arriverà prima di quello della FED, e grazie al lieve miglioramento relativo dell’attività economica nella zona euro rispetto agli USA. Le revisioni degli utili sono state negative per alcuni titoli industriali (semiconduttori, auto), parzialmente compensate da revisioni positive per energia, servizi di pubblica utilità, asset management e alcuni titoli di beni strumentali. Con l'avvicinarsi della riduzione dei tassi in Europa, alcuni dei settori value più penalizzati, come le utilities appaiono interessanti, anche se nel breve termine il settore bancario dovrebbe rimanere il settore meglio posizionato per lo slancio degli utili nel 1 trimestre 24. In termini operativi, abbiamo mantenuto il livello di investito sulla neutralità, apportando qualche cambiamento a livello settoriale, siamo infatti stati venditori del comparto auto, che ci appare sempre più sotto pressione per la concorrenza cinese sulle auto elettriche. Confermiamo la nostra view neutrale sui mercati azionari; il nostro scenario base di una crescita economica modesta ma che non sfocia in una recessione, con le banche centrali che riducono gradualmente i tassi d’interesse reali e/o immettono nuova liquidità nel sistema, ci porta a monitorare con attenzione l’evoluzione del contesto in quanto le condizioni monetarie potrebbero agire con ritardo su consumi e investimenti.