ISIN Number
IT0005252363
Categoria Assogestioni
Bilanciati Obbligazionari
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 05/06/2023
€ 5,078
Politica d'investimento
E' un fondo flessibile che persegue una politica di investimento orientata principalmente verso strumenti finanziari di imprese italiane e di imprese comunitarie con stabile organizzazione in Italia. Il Fondo rientra tra gli investimenti qualificati destinati alla costituzione di Piani di Risparmio a lungo termine (PIR) di cui al combinato disposto delle previsioni della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 e del Decreto Legge 26 ottobre 2019, n. 124, come convertito dalla Legge 19 dicembre 2019, n.157.Il profilo di rischio/rendimento del Fondo è rappresentato da un indicatore sintetico che classifica il Fondo su una scala da 1 a 7. Il Fondo è classificato nella categoria di rischio rendimento 4.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 05/06/2023
1 mese
-0,20 %
3 mesi
-0,10 %
da inizio anno
3,57 %
1 anno
-0,41 %
dal lancio
0,25 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-10.40%
2021
7,25%
2020
-1,45%
2019
10,48%
2018
-7,34%
2017
N.A.
2016
N.A.
Allocazione geografica
Corporate IG Large Cap ITA
32,70%
Equity Mid Cap ITA
14,27%
Corporate IG Mid Cap ITA
14,11%
Corporate HY Large Cap ITA
10,34%
Equity Large Cap ITA
8,23%
Corporate HY Mid Cap ITA
8,10%
Equity Small Cap ITA
4,47%
Corporate IG ex/ITA
2,09%
Corporate HY ex/ITA
0,42%
Allocazione settoriale
Financials
6,34%
Consumer Discretionary
5,92%
Industrials
4,79%
Utilities
3,21%
Information Technology
1,98%
Communication Services
1,69%
Health Care
1,22%
Materials
0,93%
Energy
0,73%
Consumer Staples
0,72%
Principali emittenti
AAA
0,00%
AA
0,00%
A
0,00%
BBB
22,37%
BB
3,17%
B
0,38%
NR
2,92%
Commento
Commento
Marzo è stato impattato dal crollo delle banche Usa (SVB e First Capital) e da Credit Suisse, con la sorprendente decisione di azzerare 16 miliardi di franchi di obbligazioni AT1. L'immediato intervento delle banche centrali è stato però bene accolto dai mercati globali. In Italia, il FtseMib è stato prima tra i peggiori mercati per poi chiudere leggermente al ribasso il mese, mentre il Nasdaq è emerso come il vincitore sulle attese di un picco dei rialzi dei tassi e della fine del QT.  Sempre in Italia, il dibattito politico è concentrato sulla discussione riguardo i tempi per ottenere i fondi per le misura del PNRR dovuta ai ritardi di alcune riforme e investimenti. Il quadro macroeconomico italiano appare sostenuto con Pil italiano che è in area positiva nel 2023 anche se il rischio recessione in Europa e Usa è aumentato. Le vulnerabilità del settore bancario che sono emerse di recente avranno un impatto diretto sulla disponibilità delle banche a fornire credito, portando a condizioni di finanziamento ancora più restrittive che a loro volta potrebbero colpire l'economia reale prima e più duramente del previsto.  In un contesto di mercato nel complesso più turbolento per il prossimo mese propendiamo per un orientamento al rischio negativo.
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