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ISIN Number
IT0005252363
Categoria Assogestioni
Bilanciati Obbligazionari
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 16/09/2025
€ 6,108
Politica d'investimento
E' un fondo flessibile che persegue una politica di investimento orientata principalmente verso strumenti finanziari di imprese italiane e di imprese comunitarie con stabile organizzazione in Italia. Il Fondo rientra tra gli investimenti qualificati destinati alla costituzione di Piani di Risparmio a lungo termine (PIR) di cui al combinato disposto delle previsioni della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 e del Decreto Legge 26 ottobre 2019, n. 124, come convertito dalla Legge 19 dicembre 2019, n.157.Il profilo di rischio/rendimento del Fondo è rappresentato da un indicatore sintetico che classifica il Fondo su una scala da 1 a 7. Il Fondo è classificato nella categoria di rischio rendimento 4.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 16/09/2025
1 mese
0,34 %
3 mesi
2,48 %
da inizio anno
7,05 %
1 anno
8,86 %
dal lancio
2,41 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-10.40%
2021
7,25%
2020
-1,45%
2019
10,48%
2018
-7,34%
2017
N.A.
2016
N.A.
Allocazione geografica
Equity Large Cap ITA
10,84%
Equity Mid Cap ITA
13,51%
Equity Small Cap ITA
3,16%
Corporate IG Mid Cap ITA
10,30%
Corporate HY Mid Cap ITA
10,49%
Corporate IG Large Cap ITA
36,36%
Corporate HY Large Cap ITA
7,88%
Corporate IG ex/ITA
1,62%
Corporate HY ex/ITA
0,16%
Allocazione settoriale
Financials
9,23%
Consumer Discretionary
4,65%
Industrials
3,90%
Utilities
3,04%
Communication Services
1,71%
Information Technology
1,60%
Health Care
1,18%
Materials
1,17%
Consumer Staples
0,66%
Energy
0,33%
Principali emittenti
A+
0,38%
A
0,36%
A-
1,71%
BBB+
10,92%
BBB
17,72%
BBB-
16,85%
BB+
10,99%
BB
5,39%
BB-
0,68%
B+
0,00%
Commento
Commento
Ad agosto i mercati azionari globali hanno continuato a mostrare una tendenza tutto sommata solida. In Europa, il mercato italiano ha allungato ulteriormente la performance ottenuta finora, consolidandola su un livello degno di nota (+23% da inizio anno). La Francia invece ha sottoperformato a causa delle preoccupazioni per le questioni di bilancio e delle molte incertezze da affrontare a settembre. Nel complesso, i mercati azionari europei sono stati sostenuti dai progressi sugli accordi tariffari, dalle aspettative sui tagli dei tassi di interesse e da alcune speranze di una tregua in Ucraina, che però stanno già svanendo. In termini di dinamiche sui titoli, le migliori performance sono state ancora una volta registrate da quelli bancari e dagli asset gatherer; Mediolanum e Azimut davanti agli altri. In evidenza quei nomi che hanno riportato solidi risultati trimestrali, nel settore industriale per esempio hanno spiccato Prysmian e Interpump. Ancora deboli i titoli della sanità (Amplifon, Diasorin), dell'energia e delle utilities. Il livello d’investito è rimasto in area di neutralità.