ISIN Number
IT0005282071
Categoria Assogestioni
Bilanciati
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 05/06/2023
€ 5,077
Politica d'investimento
È un fondo di fondi flessibile che investe in OICR orientati principalmente verso strumenti finanziari di imprese italiane e di imprese comunitarie con stabile organizzazione in Italia. Il Fondo rientra tra gli investimenti qualificati destinati alla costituzione di Piani di Risparmio a lungo termine (PIR) di cui al combinato disposto delle previsioni della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 e del Decreto Legge 26 ottobre 2019, n. 124, come convertito dalla Legge 19 dicembre 2019, n.157.Il profilo di rischio/rendimento del Fondo è rappresentato da un indicatore sintetico che classifica il Fondo su una scala da 1 a 7. Il Fondo è classificato nella categoria di rischio rendimento 5.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 05/06/2023
1 mese
0,02 %
3 mesi
-1,03 %
da inizio anno
5,75 %
1 anno
1,16 %
dal lancio
0,27 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-13.31%
2021
11,82%
2020
-2,48%
2019
15,33%
2018
-10,49%
2017
N.A.
2016
N.A.
Asset allocation
OICR Azionario
43,77%
OICR Obbligazionario
35,67%
OICR Multiasset
19,17%
Liquidità
1,39%
Allocazione settoriale azionaria
Finanza
25,48%
Beni Voluttuari
19,79%
Prodotti Industriali
17,49%
Servizi pubblica utilità
12,95%
Tecnologia dell'informazione
9,57%
Energia
4,07%
Servizi di comunicazione
3,14%
Materiali
3,05%
Sanità
2,31%
Beni di prima necessità
1,98%
Primi 10 fondi
Amundi Risparmio Italia A
9,62%
Investiper Italia PIR25
9,55%
UBS Bloomberg Barclays EUR Liquid Corporate 1-5Y ETF
9,32%
FF - Italy Fund
9,13%
SPDR Barclays Cap Euro Government Bond ETF
9,00%
Schroder ISF Italian Equity
8,94%
New Millennium Augustum Italian Diversified Bond
8,62%
Lyxor FTSE Italia Mid Cap PIR (DR) UCITS ETF C-EUR
7,80%
Globersel PMI
7,69%
AXA WF Framlington Italy
7,21%
Commento
Commento
La strategia PIR chiude il mese di marzo con una flessione dello 0.98%.  Il mese di marzo è stato dominato dalle preoccupazioni per il settore bancario che ha visto, in America, il default di Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank e, in Europa, la rapida acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Tuttavia le banche centrali sono corse ai ripari con l’annuncio di un'azione coordinata e si sono dette pronte a fornire liquidità al sistema. Nelle riunioni dell’ultimo mese la FED ha alzato i tassi di 25 punti base mentre la BCE di 50 punti base, confermando che le prossime decisioni di politica monetaria saranno guidate dai dati macroeconomici. L’inflazione nella zona euro mostra una crescita annua del 6.9%, in rallentamento rispetto all’8.5% di febbraio. Il dato core, depurato dalle componenti più volatili quali alimentari ed energia, mostra un’accelerazione dal 5.6% al 5.7% in linea con le attese. La reazione del mercato obbligazionario è stata marcata, con gli US Treasury 2 anni che hanno avuto una variazione di 61pb, il più grande ribasso dal 1982, ed i Bund 2 anni di 41bp. Resta stabile nel corso del mese lo spread BTP-Bund, intorno a quota 180 punti base. Nel mese di marzo l’indice Small Cap ha sovraperformato il resto del mercato, riportando uno -0.85%, contro il -1.2% del FTSE MIB e il -2.52% del Mid Cap. L’esposizione prevalente a questi ultimi ha comportato dunque una detrazione complessiva dalla componente azionaria del fondo. Per quanto concerne la componente obbligazionaria, ha beneficiato dell’esposizione governativa all’area euro, con i rendimenti in forte calo nel corso del mese, e dell'esposizione euro corporate, tramite la strategia sul tratto a breve della curva.
L’esposizione azionaria complessiva rimane intorno al 48%, mentre è stabile anche la componente obbligazionaria, poco sopra il 50%.
​​​​​​
​​ ​​​​​​ ​​​
​ ​