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ISIN Number
IT0005365868
Categoria Assogestioni
Bilanciati
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 09/05/2025
€ 6,064
Politica d'investimento
È un Fondo bilanciato, il cui scopo è l’investimento collettivo in Organismi di investimento Collettivo del Risparmio (OICR) diversificati delle somme versate dai Partecipanti, con l’obiettivo di crescita del capitale nel medio-lungo periodo (4–6 anni). Il Fondo mira a conseguire una moderata crescita del capitale investito, perseguendo una politica di investimento orientata principalmente verso strumenti finanziari che rientrano tra gli investimenti qualificati destinati alla costituzione di Piani di Risparmio a lungo termine (PIR) di cui alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, come applicabile ai PIR costituiti sino al 31 dicembre 2018. La composizione del portafoglio è indirizzata per almeno il 70% dell’attivo verso OICR, che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 1, commi 100-114 della Legge 11 Dicembre 2016 n. 232 (gli “Investimenti Qualificati”), nel rispetto dei seguenti vincoli: (i) almeno il 70% dell’attivo è investito in strumenti finanziari, emessi o stipulati con imprese che svolgono attività diverse da quella immobiliare, residenti nel territorio dello Stato italiano o in Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo con stabili organizzazioni nel territorio dello Stato italiano; (ii) tali strumenti finanziari sono rappresentati, per almeno il 21% dell’attivo, da strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati; (iii) possono investire fino al 10% dell’attivo in strumenti finanziari di uno stesso emittente o stipulati con la stessa controparte o con altra società appartenente al medesimo gruppo dell’emittente o della controparte. Il Fondo non investe in strumenti finanziari emessi o stipulati con soggetti residenti in Stati o territori diversi da quelli che consentono un adeguato scambio di informazioni. La composizione del portafoglio è indirizzata verso OICR azionari, in percentuale non superiore al 70%, in OICR bilanciati, flessibili, obbligazionari e monetari che investono anche in emittenti sovranazionali, governativi, o societari, anche molto rischiosi. Le aree geografiche d’investimento potranno essere principalmente i Paesi OCSE e, in modo contenuto, i Paesi non OCSE. Il Fondo può investire fino al 10% dell’attivo in depositi e conti correnti. La selezione degli OICR si avvale sia di criteri quantitativi che qualitativi per determinare una selezione di strumenti atta ad ottimizzare il profilo rischio rendimento del fondo.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 09/05/2025
1 mese
8,69 %
3 mesi
2,80 %
da inizio anno
6,22 %
1 anno
8,93 %
Asset Allocation
OICR Azionario
47,80%
OICR Obbligazionario
36,03%
OICR Multiasset
14,92%
Liquidità
1,26%
Allocazione settoriale azionaria
Finanza
40,95%
Prodotti Industriali
12,85%
Beni Voluttuari
12,81%
Tecnologia dell'informazione
6,29%
Servizi di comunicazione
3,71%
Materiali
3,12%
Sanità
3,10%
Energia
2,43%
Beni di prima necessità
1,79%
Immobiliare
0,54%
Primi 10 fondi
Investiper Italia PIR25 N
14,92%
New Millennium - Augustum Italian Diversified Bond I
11,01%
Lyxor FTSE Italia PMI PIR 2020 (DR) UCITS ETF Acc
10,07%
Schroder International Selection Fund Italian Equity C Accumulation EUR
8,94%
UBS (Lux) Fund Solutions - Bloomberg MSCI Euro Area Liquid Corporates Sustainable UCITS ETF
8,68%
Leadersel - P.M.I. A Acc
8,51%
Fidelity Funds - Italy Fund Y-Acc-EUR
8,27%
Eurizon PIR Italia Azioni
6,64%
Algebris Core Italy Fund
5,37%
Eurizon PIR Italia Obbligazioni
5,00%
Commento
Commento
La strategia PIR chiude il mese di aprile con una performance positiva di 0,71%. Nel mese di aprile, l’attenzione degli investitori si è concentrata sulla politica commerciale dell’Amministrazione Trump. L’annuncio del 2 aprile di tariffe reciproche ha innescato sell-off generalizzato, con l’S&P 500 in calo marcato e i mercati globali in ribasso. Anche gli asset rifugio hanno subito pressioni: i rendimenti dei Treasury sono balzati e il dollaro si è indebolito. L’8 aprile il VIX ha superato quota 50, mentre il trentennale USA ha toccato il 5% il giorno successivo. Le forti pressioni politiche ed economiche hanno indotto Trump a sospendere i dazi per 90 giorni, eccetto che verso la Cina, colpita da tariffe fino al 145%. I mercati hanno reagito con un rimbalzo significativo. Tuttavia, la contrazione del PIL USA ha rinnovato le preoccupazioni. Il mercato azionario europeo si è mostrato, invece, resiliente. Nel finale di mese, il sentiment è migliorato grazie alla de-escalation delle tensioni, alla retorica più accomodante verso la Fed e alla resilienza del quadro macro, favorendo il recupero delle attività rischiose. I mercati obbligazionari hanno evidenziato risultati generalmente positivi, pur con marcate differenze tra aree geografiche e scadenze. I Treasury americani hanno ottenuto rendimenti più contenuti rispetto ai titoli sovrani europei, condizionati da un incremento dei tassi reali. Sulla curva dei rendimenti, le scadenze brevi hanno performato meglio di quelle lunghe, contribuendo a un marcato irripidimento. I titoli di Stato italiani hanno continuato a muoversi in linea con i Bund tedeschi, mostrando solidità anche nelle fasi di maggiore turbolenza. Le obbligazioni corporate hanno archiviato un bilancio favorevole: l’allargamento degli spread è stato compensato dalla bassa sensibilità al rischio tasso, che ha contenuto le pressioni al ribasso sulle quotazioni. Il fondo detiene un’esposizione azionaria intorno al 48%, con la componente Multi-Asset poco sotto al target del 15%. Nel mese di riferimento è stata ridotta la componente equity small cap riallocando il profitto sul comparto Euro Corporate Breve Termine. Nonostante il marcato drawdown osservato sul mercato degli asset rischiosi, la strategia PIR si è mostrata resiliente con un’ottima contribuzione positiva del segmento Small Cap Italia. Anche il comparto obbligazionario PIR si è comportato egregiamente contribuendo positivamente alla perfromance. A detrarre sono state le strategie maggiormente esposte al segmento Large Cap.