ISIN Number
IT0001484713
Categoria Assogestioni
Bilanciati Obbligazionari
Livello di rischio
1
2
3
4
5
6
7
Valore quota al 05/06/2023
€ 5,418
Politica d'investimento
È un fondo bilanciato obbligazionario che mira alla crescita del capitale in un orizzonte temporale di medio periodo (3-4 anni), subordinatamente a un obiettivo in termini di controllo del rischio. La politica di investimento del Fondo è determinata dalla SGR in relazione all’andamento e alle prospettive delle economie e dei mercati finanziari dei singoli Paesi o di determinate aree geografiche. L’investimento in OICR che investono in una stessa area geografica o in uno stesso settore merceologico può costituire anche la totalità del patrimonio del Fondo; gli OICR oggetto di investimento investono a loro volta in mercati dei Paesi aderenti al Fondo Monetario Internazionale, nonché Taiwan. L’investimento del patrimonio del Fondo è indirizzato verso OICR azionari in percentuale non superiore al 50% e, in OICR bilanciati, flessibili, obbligazionari e monetari che investono anche in emittenti sovranazionali, governativi, o societari, anche molto rischiosi, con un rischio complessivo compatibile con l’indicatore sintetico di rischio del Fondo. La selezione degli OICR si avvale sia di criteri quantitativi che qualitativi per determinare una selezione di strumenti atta ad ottimizzare il profilo rischio rendimento del fondo.
Andamento del fondo
Inizio
Fine
Performance del periodo:
Rendimenti al 05/06/2023
1 mese
0,74 %
3 mesi
1,92 %
da inizio anno
3,36 %
1 anno
-2,17 %
dal 03/12/2012
-0,24 %
Rendimento annuo del Fondo
2022
-13.98%
2021
3,66%
2020
0,26%
2019
5,87%
2018
-5,07%
2017
2,17%
2016
0,40%
2015
-1,71%
2014
2,97%
2013
1,0%
2012
4,8%
2011
-2,7%
2010
1,7%
2009
5,9%
2008
-8,0%
2007
2,1%
2006
0,8%
2005
4,4%
2004
0,7%
2003
-1,6%
2002
0,9%
Asset allocation
Obbligazionari Governativi
28,99%
Obbligazionari Corporate
26,50%
Azionari Globali
23,22%
Obbligazionari Aggressivi
19,91%
Liquidità
1,37%
Allocazione settoriale azionaria
Tecnologia dell'informazione
19,28%
Sanità
15,54%
Finanza
15,41%
Beni Voluttuari
12,20%
Prodotti Industriali
11,55%
Beni di prima necessità
8,86%
Servizi di comunicazione
5,73%
Materiali
4,17%
Immobiliare
2,65%
Energia
2,56%
Servizi pubblica utilità
2,04%
Primi 10 fondi
ISHS EUR CORP BOND ESG UCITS ETF VCIC
9,04%
ISHARES MSCI WORLD SRI-EURHD
8,61%
JPM GLOBAL REI ESG UCITS ETF
6,60%
X MSCI WORLD ESG 2C EUR
6,10%
ISHARES EURO CORP BOND FINANCIALS UCITS
4,86%
UBS (LUX) F.S.-JPM GLB. GOV. ESG LIQ. BO
4,78%
DB X TRACKERS II GLOBAL SOV INDEX - ETF
4,62%
ABD STD EM MRKT SUSD-KHDGEUR
4,37%
ISHARES EURO GOVT BOND CLIMATE UCITS ETF
4,36%
ISHS EUR HI EUR-ACC
4,33%
Commento
Commento

La strategia bilanciata 25 chiude il mese di marzo con un guadagno dell'1.13%. Il mese di marzo è stato dominato dalle preoccupazioni per il settore bancario che ha visto, in America, il default di Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank e, in Europa, la rapida acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Tuttavia le banche centrali sono corse ai ripari con l’annuncio di un'azione coordinata e si sono dette pronte a fornire liquidità al sistema. Nelle riunioni dell’ultimo mese la FED ha alzato i tassi di 25 punti base mentre la BCE di 50 punti base, confermando che le prossime decisioni di politica monetaria saranno guidate dai dati macroeconomici. L’inflazione nella zona euro mostra una crescita annua del 6.9%, in rallentamento rispetto all’8.5% di febbraio. Il dato core, depurato dalle componenti più volatili quali alimentari ed energia, mostra un’accelerazione dal 5.6% al 5.7% in linea con le attese. La reazione del mercato obbligazionario è stata marcata, con gli US Treasury 2 anni che hanno avuto una variazione di 61pb, il più grande ribasso dal 1982, ed i Bund 2 anni di 41bp. Nel corso del mese il fondo ha beneficiato della copertura al cambio EUR/USD, con il biglietto verde che ha lasciato sul terreno oltre 2 punti percentuali nel corso del mese. Positivi i contributi dell'esposizione azionaria, che nel corso del mese è stata portata al 23% circa, e della componente governativa, che ha beneficiato del ribasso dei rendimenti. La debolezza del dollaro ha favorito anche il Debito Emergente in valuta forte, ed in misura minore anche in valuta locale. Contributi negativi derivanti principalmente dalle strategie a cambio aperto e dall'esposizione High Yield.

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